Laura Corradi, Il femminismo delle zingare. Intersezionalità, alleanze, attivismo di genere e queer, Mimesis, 2018, Milano
Laura Corradi affronta un fenomeno sociale poco conosciuto in Europa e quasi inesistente in Italia: il femminismo delle donne rom, gitane e traveller. Le zingare appartengono alla più grande minoranza d’Europa, perseguitata nel passato ma anche nel presente. L’attenzione dell’autrice è posta sulle soggettività che producono saperi e lotte contro il sessismo, il classismo, la rom-fobia, le forme di anti-zingarismo sociale e istituzionale – che non accennano a diminuire –, puntando al rispetto culturale nel superamento di patriarcato e omofobia nelle comunità. Il volume offre una brillante analisi delle ricerche sociologiche recenti che documentano diverse forme di oppressione multipla, ma anche agency politica e attivismo di genere in queste comunità nei vari paesi europei.
Il femminismo delle zingare prende in considerazione il punto di vista e le sfide delle attiviste zingare come protagoniste attive della narrazione di una storia non ancora raccontata.
«Questo è un libro fondamentale e altamente stimolante, che racconta un mondo di lotte e resistenze femministe trascurate sino a oggi» Silvia Federici
«[Il libro] ripropone e rilancia un principio pratico del femminismo radicale: la questione non è mai occuparsi di “donne rom”, in quanto vittime, bensì di entrare in relazione per potenziarsi a vicenda, vedendo la forza di un’altra, di altre, in quel che vanno esprimendo ed elaborando, all’incontro tra biografie, lotte, percorsi di liberazione» Federica Giardini
«Corradi denuncia la retorica razzista dell’anti-zingarismo (rom-fobia), mettendo in luce la potenzialità radicale della coalizione e della solidarietà tra attiviste/i di genere rom da diverse collocazioni geopolitiche oltre i confini dello stato-nazione. Un contributo originale agli studi critici della razza e della colonialità in Europa» Chandra Talpade Mohanty
Leggi tutto “Il femminismo delle zingare. Intersezionalità, alleanze, attivismo di genere e queer.”